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Scambiatori rigenerativi a bassa ed alta pressione

Il settore dell’energia convenzionale mondiale tende continuamente a migliorare la produzione dell’energia elettrica. Questa tendenza è dovuta ai prezzi di carburanti in continuo aumento e all’impatto negativo del settore dell’energia sull’ambiente.

Nelle centrali termiche convenzionali il miglioramento dell'efficienza si ottiene principalmente tramite l’aumento dei parametri del vapore prodotto dalla caldaia e del vapore utilizzato per alimentare il gruppo turbina.

L’aumento dell'efficienza del sistema si ottiene applicando anche surriscaldatori interstadio multipli e modificando le componenti delle turbine a vapore. La rigenerazione di calore avviene mediante scambiatori rigenerativi ed è una tecnica che serve a migliorare il rendimento termodinamico del ciclo di Carnot. Questo permette di incrementare notevolmente l'efficienza termica della centrale a vapore. In pratica, si tratta di incorporare uno scambiatore di calore alimentato dal vapore dello scarico della turbina. Il calore ottenuto dalla condensazione è trasferito alla condensa. Una temperatura della condensa più alta riduce la quantità di combustibile necessario per riscaldare l'acqua. A seconda della pressione della condensa, si possono distinguere scambiatori rigenerativi a bassa o ad alta pressione.

L'acqua di alimentazione è riscaldata prima dalla condensa del vapore di estrazione nella caldaia (I) e poi dalla condensazione di questo vapore nel riscaldatore (II). A valle della caldaia (II) è posizionato un radiatore a getto di vapore (III) dove l’acqua di alimentazione viene riscaldata alla temperatura leggermente superiore a quella di saturazione corrispondente alla pressione del vapore di scarico.